Nonostante l’amianto rappresenti un grave rischio per la salute delle persone e per l’ambiente, esso è tutt’oggi ancora molto diffuso sia in Italia che all’estero. La presenza di questo materiale, molto utilizzato prima della sua messa al bando in quanto estremamente resistente, durevole e conveniente, potrebbe risultare pericolosa sia per le persone che vivono all’interno o in prossimità dell’edificio, sia per la natura circostante.

Cosa prevede la normativa amianto? Quando c’è l’obbligo di rimozione dell’Eternit e quali sono le norme per lo smaltimento dell’amianto? Scopriamo tutti gli obblighi e le indicazioni previste dalla normativa sull’amianto.

Coperture in amianto normativa: informazioni generali

La prima normativa sull’amianto è stata emanata nel 1992. La legge 27/03/1992 n. 257 è stata la prima legge italiana a vietare l’utilizzo dell’amianto, considerato materiale estremamente nocivo e tossico. Questa legge si collega alla direttiva CEE 91/382, la quale vieta la produzione, commercializzazione ed estrazione dell’amianto.

Questo materiale, prima dell’introduzione della normativa sull’amianto, è stato largamente utilizzato sia nell’ambito della costruzione di edifici pubblici che privati e industriali. La normativa amianto è stata poi perfezionata da una serie di decreti e leggi, tese a garantire maggiore sicurezza nell’ambito delle procedure di smaltimento di Eternit e amianto.

Norme smaltimento amianto: le bonifiche autorizzate

Coperture in amianto normativa: quali sono le direttive recenti? L’ultima legge sull’amianto, il Decreto Ministeriale del 6 settembre 1994, è stata emanata con la finalità di regolamentare gli interventi di manutenzione, controllo, bonifica e valutazione del rischio legato all’amianto.

Questa normativa fornisce indicazioni riguardo:

  • il tetto in amianto e l’obbligo di rimozione;
  • l’obbligo di rimozione dell’Eternit;
  • le tre metodologie per la bonifica.

A seconda dello stato di conservazione dell’amianto, è possibile procedere:

  • con la rimozione e smaltimento del materiale. Vi è l’obbligo di rimozione dell’Eternit e dell’amianto qualora il materiale risulti friabile, danneggiato o deteriorato;
  • con l’incapsulamento. Per quanto riguarda l’incapsulamento dell’amianto la normativa prevede un apposito iter operativo. Il materiale deve essere isolato dall’esterno mediante l’utilizzo di specifiche vernici incapsulanti (applicate per diversi strati e secondo un particolare metodo). Al termine della procedura, occorre prevedere anche un intervento di pulizia completa dell’area circostante;
  • con il confinamento. In questo caso, per le coperture in amianto la normativa prevede l’isolamento realizzato mediante applicazione di barriere fisiche (materiali coibentati, pannelli o mura) utili a isolare l’amianto dall’esterno.

Tetto amianto obbligo rimozione: quando scatta?

Quando scatta l’obbligo di rimozione Eternit? In tal senso, per le coperture in amianto la normativa è chiara: i proprietari degli edifici all’interno dei quali è presente l’amianto, devono segnalare tale presenza agli organi competenti (SPSAL). Nel caso in cui sia stato già incapsulato o confinato il materiale, gli enti predisporranno verifiche periodiche e interventi di manutenzione.

Qualora, invece, il materiale non sia ancora stato trattato, scatta l’obbligo di rimozione dell’Eternit quando il manufatto è danneggiato, deteriorato oppure friabile. In caso contrario è possibile procedere all’incapsulamento o al confinamento.

 

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